« Saremo una squadra di diavoli. I nostri colori saranno il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari!» (Herbert Kilpin) L'Associazione Calcio Milan S.p.A., nota semplicemente come Milan, è una società calcistica di Milano, fondata il 16 dicembre 1899. Attualmente milita nella Serie A del campionato italiano di calcio e figura al nono posto (seconda italiana) della graduatoria continentale dell'UEFA.
giovedì 15 settembre 2011
Una prova d'orgoglio: doppia stoccata alla litania blaugrana
Due sussulti, due brividi, due gioie: il Milan al Camp Nou ha aperto e chiuso la scena, lasciando di stucco la litania blaugrana, tanto bella quanto stucchevole nel suo andirivieni. Esaltazione del catenaccio? Assolutamente no. Qualsiasi milanista avrebbe voluto assistere ad un gioco meno rinunciatario, più offensivo e divertente. Il Diavolo ci ha provato, poco a dir la verità, poi è uscito il Barcellona, bloccando anche i buoni propositi rossoneri. La difesa instaurata da Allegri e dai suoi ragazzi, seppur poco "spettacolare", era studiata e preparata a tavolino: il Diavolo ha ingabbiato Lionel Messi, non sempre con successo, ma lo ha limitato in maniera molto efficace. Non è un caso che, a parte la rete dell'1-1 e qualche calcio di punizione dal limite, l'undici spagnolo non abbia creato grossissime occasioni da gol, nonostante un possesso palla ridondante. La fortuna, o "suerte", ha fatto il resto, grazie alla doppia prodezza brasiliana di Pato e Thiago Silva. Il duo verdeoro, oggetto del desiderio catalano nelle ultime due sessioni di mercato, ha ferito il Barcellona all'inizio e alla fine, facendo piombare nel silenzio i 90.000 (-2500) del Camp Nou. Da segnalare la sportività di Guardiola che, nonostante un risultato stretto per i suoi, si è complimentato con il Milan. Una squadra tonica, in grado di saper soffrire, uncinata al sacrificio dei "senatori" e dei più giovani: da Seedorf a Pato, da Nesta a Thiago Silva, da Ambrosini a Nocerino... Tutti hanno messo il loro mattoncino, in una prova che, a prescindere dal gioco messo in mostra, deve riempire d'orgoglio l'intera tifoseria: anche contro i più forti al mondo, con evidenti problemi di infortuni, il Diavolo è riuscito ad uscire a testa alta, addirittura agguantando un pareggio insperato. L'istantanea di Pato e Thiago resisterà nel tempo, come immagine simbolo di questa impresa, ma l'intera squadra va elogiata per quanto profuso contro tali avversari.
Una smorfia per Napoli. San Paolo sì, Sant'Antonio no. Arriva il Diavolo
I big match non finiscono mai, settembre mese di esami. Andare a Manchester, in casa della squadra più ricca del mondo e giocarsela alla pari è roba da top club. Il Napoli ha affrontato una squadra che in Premier League è a punteggio pieno, 4 partite, 12 punti. Oltre a grande cuore e organizzazione il Milan dovrà temere un San Paolo tutto esaurito, uno stadio ricco di emozioni che solo il popolo azzurro può regalare. Altra super sfida dunque per la banda di Massimiliano Allegri. Sarà un incontro tutto entusiasmo, quello rossonero dato dallo storico pareggio in casa degli extraterrestri e quello tutto azzurro di Manchester. I due pareggi giungono in virtù di due differenti situazioni tattiche. Il Milan strappa un pareggio grazie a quella giusta dose di "suerte". Molto bassi in difesa, restii nel provare ad impostare una manovra offensiva e troppo timidi. I partenopei, al contrario, hanno aggredito un team sulla carta più forte proponendo trame di passaggi e intensità che a tratti ha superato quella dei citizen. Micidiale il contropiede orchestrato da Maggio che dopo aver rubato palla si è esibito in una corsa di 50 metri conclusa con massima lucidità e un assist al bacio per Cavani. Dopo l'Inter, la Lazio, il Barca, giunge così il momento del Napoli. Quattro grandi prove in poco più di un mese per saggiare le qualità dei Campioni d'Italia. La trasferta di Napoli però "regalerà" ai rossoneri una squadra stanca, tornata dall'Inghilterra con 90 minuti a velocità raddoppiata, tipica del campionato inglese. Cavani esausto esce dopo 85 minuti e un gol tutto contropiede e velocità, ma in casa Milan mancherà ancora l'imprescindibile Ibra, oltre che il capitano Massimo Ambrosini. Tante le motivazioni che spingeranno i tifosi a seguire un altro big match. Mazzarri non ha risparmiato nessuno e ha schierato tutti i titolari, salvo poi concedere 5 minuti di riposo al duo Cavani-Hamsik. A Manchester Kolarov ha tolto una storica vittoria al Napoli di Mazzarri. Il difensore ex Lazio sulle spalle ha incollato il numero 13 che nella smorfia napoletana rappresenta San Antonio. "Chi festeggia Sant' Antonio passerà tutto l'anno buono", recita un proverbio popolare. Qualcuno dovrà rivedere questo detto...
Barça: ritorno di fiamma per Thiago Silva (Calciomercato)
L’ottima prestazione fornita al Camp Nou, impreziosita dalla splendida incornata vincente, valsa al Milan il pari al Diavolo nella tana blaugrana, sembra aver ridestato le mire catalane all’indirizzo di Thiago Silva, il “Messi” della difesa, come lo ha spesso definito Massimiliano Allegri.
Paulo Tonietto, agente del nazionale brasiliano, ha ammesso l’interesse dei campioni d’Europa per il suo assistito: “È vero, abbiamo già avuto contatti con il Barça in passato, e il fatto che un club così prestigioso sia sulle sue tracce non può che renderci orgogliosi. Dopotutto, i blaugrana sono la squadra che gioca il miglior calcio al mondo. Comunque”, ha proseguito il procuratore, “è del tutto normale che le società più importanti si facciano avanti per i grandi giocatori come Thiago. Lui però si trova bene a Milano, e di recente ha anche esteso il proprio contratto con i rossoneri fino al 2016.”
Il numero 33 del Diavolo era stato accostato a un possibile trasferimento in Spagna anche nel corso della finestra estiva da poco conclusa, e la performance sfoderata al Camp Nou non ha certo scongiurato l’eventualità di altri assalti blaugrana in futuro.
Paulo Tonietto, agente del nazionale brasiliano, ha ammesso l’interesse dei campioni d’Europa per il suo assistito: “È vero, abbiamo già avuto contatti con il Barça in passato, e il fatto che un club così prestigioso sia sulle sue tracce non può che renderci orgogliosi. Dopotutto, i blaugrana sono la squadra che gioca il miglior calcio al mondo. Comunque”, ha proseguito il procuratore, “è del tutto normale che le società più importanti si facciano avanti per i grandi giocatori come Thiago. Lui però si trova bene a Milano, e di recente ha anche esteso il proprio contratto con i rossoneri fino al 2016.”
Il numero 33 del Diavolo era stato accostato a un possibile trasferimento in Spagna anche nel corso della finestra estiva da poco conclusa, e la performance sfoderata al Camp Nou non ha certo scongiurato l’eventualità di altri assalti blaugrana in futuro.
Dramma infortuni, ma il Faraone è pronto
La "suerte" milanista in Catalogna, purtroppo, non può essere applicata alla situazione infortunati. L'infermeria è stracolma e, dopo ogni gara, il Milan perde pezzi su pezzi. Dal Trofeo Berlusconi in poi il Diavolo ha perso otto giocatori: Boateng, Taiwo, Flamini, Seedorf, Robinho, Zambrotta, Gattuso e Ibrahimovic, aggiuntisi ad Inzaghi e Mexes. La serata del Camp Nou è costata due nuovi forfait ai rossoneri: Boateng si è bloccato di nuovo (escluse fratture costali), mentre Ambrosini ha rimediato una lussazione alla spalla che, secondo il comunicato ufficiale, lo costringerà ad uno stop di un mese. Massimiliano Allegri non può quindi sorridere in vista del match di Napoli: una gara che, seppur ad inizio stagione, è ormai diventata un vero e proprio scontro diretto. Ad oggi, considerando lo stato degli infortunati, è probabile che il tecnico toscano riproponga un attacco formato da Pato e Cassano, con poche chances di poter recuperare Kevin-Prince, pedina essenziale per gli automatismi rossoneri. La difesa anti-Barcellona dovrebbe essere riproposta anche al San Paolo, mentre a centrocampo sussiste qualche dubbio in più. Alberto Aquilani, subentrato nei 15 minuti finali in Spagna, potrebbe essere nuovamente schierato dal primo minuto come accaduto contro la Lazio. Antonio Nocerino, catapultato in quindici giorni da Palermo al Camp Nou, potrà ritagliarsi il suo spazio anche nella sua città natale. Gli ultimi due acquisti rossoneri hanno avuto un buon impatto, ripagando la fiducia della società e quella di Allegri, subito ben propenso a schierarli titolari. Ancora atteso, invece, Stephan El Shaarawy: dopo aver illuminato la scena a Como e in partitella, il Faraone sembra pronto per l'esordio in gare ufficiali. La moria generale degli attaccanti, da questo punto di vista, può favorire il suo inserimento.
mercoledì 14 settembre 2011
L'onestà di Galliani: "Abbiamo avuto mucha suerte"
Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan, non nasconde la sua soddisfazione per un pareggio ottenuto contro la squadra più forte del mondo e che qui, al Camp Nou, macina avversari di qualsiasi calibro e importanza: "Abbiamo avuto mucha suerte, loro sono dei palleggiatori pazzeschi. Comunque ho visto molto bene tutta la difesa, e poi Thiago è un gran colpitore di testa". Il dirigente rossonero è noto per le sue esultanze bizzarre dalla tribuna, ma ieri sera si è dovuto limitare: "Essendo al fianco del presidente del Barcellona non ho mosso un muscolo quando ha segnato Thiago...". Un pareggio importante che rende orgoglioso il popolo rossonero.
Crudeli: "Il Barca ha dominato, mi aspettavo di più dal Milan"
A meno di 24 ore, dal pareggio 'last-minute' del Camp Nou contro il Barcellona, Tiziano Crudeli, nostro editorialista e milanista DOC, ha dichiarato la superiorità del Barcellona sul Milan. Con il noto giornalista, abbiamo analizzato la partita di ieri e ci siamo tuffati sul futuro prossimo dei rossoneri.
Prima della partita al Camp Nou, si dava un Milan senza speranze ed invece è arrivato un buon pareggio…
“E’ evidente che il Barcellona ha dominato, ma il risultato finale ci premia, soprattutto in virtù delle numerose assenze alle quali si è aggiunta quella di Boateng, che stava giocando abbastanza bene. Ricordiamo che anche la condizione fisica non era al meglio, dopo solo due partite ufficiali”.
Da un punto di vista tecnico-tattico, era la partita che si aspettava?
“A dire la verità mi aspettavo qualcosa di più dal Milan, nonostante il Barcellona sia fortissimo ed abbia rifilato cinque gol a Napoli e Real Madrid per esempio. I rossoneri sono stati costretti a difendersi e non sono riusciti a dare continuità alle azioni”.
La causa di questo, potrebbe essere rintracciata, come molti sostengono, dalla poca qualità in mezzo al campo?
“Credo di no, è il Barcellona che costringe a giocare così. Neanche con il miglior Pirlo avremmo fatto qualcosa di diverso. Loro hanno 5-6 giocatori di assoluta qualità. E’ vero però, che hanno mostrato delle lacune, come sulle palle alte”.
La difesa invece, dopo aver ‘ballato’ contro la Lazio, ha retto abbastanza bene. Ha visto dei miglioramenti?
“Dobbiamo tenere conto che si giudica la fase difensiva e non la difesa. Se metti uno come van Bommel ha proteggere i due centrali allora tutto cambia. Comunque ci sono stati dei miglioramenti, considerando che abbiamo preso un gol su azione personale di Messi ed Abate era in vantaggio e su calcio di punizione ”.
Come giudica le ultime prestazioni di Cassano, che sembra rinato dopo un periodo buio?
“Ieri non ha fatto praticamente nulla, ma lui non si discute, tornerà molto utile, come lo è stato fino ad ora”.
Nel prossimo futuro, quanto potranno pesare le numerose assenze?
“Il Milan deve cercare di supplire a queste assenze, così come fece l’anno scorso quando Ibra mancò nel girone di ritorno. E’ inutile piangersi addosso, bisogna trovare delle soluzioni adeguate, il gioco poi lo giudicheremo più in là, ora è necessario fare punti”.
I numerosi infortuni, soprattutto in attacco, potrebbe favorire El Shaarawy, ai box fino ad ora…
“El Shaarawy, italianissimo al dispetto del nome, è considerato da molti una delle promesse più consistenti del calcio italiano. E’ chiaro che la serie A è diversa rispetto la serie B, ma potrebbe tornare molto utile. Bisogna avere la pazienza di presentarlo gradualmente e non avere fretta di bocciarlo. Adesso, credo che ci sarà spazio anche per lui”.
Prima della partita al Camp Nou, si dava un Milan senza speranze ed invece è arrivato un buon pareggio…
“E’ evidente che il Barcellona ha dominato, ma il risultato finale ci premia, soprattutto in virtù delle numerose assenze alle quali si è aggiunta quella di Boateng, che stava giocando abbastanza bene. Ricordiamo che anche la condizione fisica non era al meglio, dopo solo due partite ufficiali”.
Da un punto di vista tecnico-tattico, era la partita che si aspettava?
“A dire la verità mi aspettavo qualcosa di più dal Milan, nonostante il Barcellona sia fortissimo ed abbia rifilato cinque gol a Napoli e Real Madrid per esempio. I rossoneri sono stati costretti a difendersi e non sono riusciti a dare continuità alle azioni”.
La causa di questo, potrebbe essere rintracciata, come molti sostengono, dalla poca qualità in mezzo al campo?
“Credo di no, è il Barcellona che costringe a giocare così. Neanche con il miglior Pirlo avremmo fatto qualcosa di diverso. Loro hanno 5-6 giocatori di assoluta qualità. E’ vero però, che hanno mostrato delle lacune, come sulle palle alte”.
La difesa invece, dopo aver ‘ballato’ contro la Lazio, ha retto abbastanza bene. Ha visto dei miglioramenti?
“Dobbiamo tenere conto che si giudica la fase difensiva e non la difesa. Se metti uno come van Bommel ha proteggere i due centrali allora tutto cambia. Comunque ci sono stati dei miglioramenti, considerando che abbiamo preso un gol su azione personale di Messi ed Abate era in vantaggio e su calcio di punizione ”.
Come giudica le ultime prestazioni di Cassano, che sembra rinato dopo un periodo buio?
“Ieri non ha fatto praticamente nulla, ma lui non si discute, tornerà molto utile, come lo è stato fino ad ora”.
Nel prossimo futuro, quanto potranno pesare le numerose assenze?
“Il Milan deve cercare di supplire a queste assenze, così come fece l’anno scorso quando Ibra mancò nel girone di ritorno. E’ inutile piangersi addosso, bisogna trovare delle soluzioni adeguate, il gioco poi lo giudicheremo più in là, ora è necessario fare punti”.
I numerosi infortuni, soprattutto in attacco, potrebbe favorire El Shaarawy, ai box fino ad ora…
“El Shaarawy, italianissimo al dispetto del nome, è considerato da molti una delle promesse più consistenti del calcio italiano. E’ chiaro che la serie A è diversa rispetto la serie B, ma potrebbe tornare molto utile. Bisogna avere la pazienza di presentarlo gradualmente e non avere fretta di bocciarlo. Adesso, credo che ci sarà spazio anche per lui”.
I due sogni divenuti incubi.
Pato e Thiago Silva appartengono all'elitè del calcio mondiale. Il Barcellona, oggettivamente il miglior club al mondo, ogni estate impreziosisce la sua rosa con campioni di ogni genere che, di volta in volta, vanno ad unirsi ai purissimi talenti provenienti dalla Cantera. Nel 2010 sono arrivati Adriano, Mascherano e soprattutto Villa, nel 2011 Alexis Sanchez e Cesc Fabregas. In questa doppia annata, tuttavia, il team catalano ha fallito due obiettivi, entrambi del Milan. Durante la trattativa che ha portato Ibrahimovic in rossonero, Rosell ha tentato invano di strappare Alexandre Pato al Diavolo: missione fallita. L'estate successiva, durante la Copa America, i blaugrana ci hanno riprovato con Thiago Silva, ricevendo però un altro secco "no" dai vertici di via Turati. Due sogni svaniti che, nella recentissima serata del Camp Nou, si sono trasformati in incubi. Il Papero, chiamato all'ennesimo "esame di maturità", ha bissato la performance del derby di aprile, siglando una rete spettacolare dopo soli 25 secondi di gioco. Una prodezza quella del ventiduenne brasiliano, abile a trovare un varco nella disattenta retroguardia blaugrana, bruciando nello spazio Busquets e freddando con un tunnel l'inerme Victor Valdes. Novanta minuti dopo, con il Milan sotto 2-1 e la gara ormai ai titoli di coda, ci ha pensato Thiago Silva, su calcio d'angolo, a rimettere la gara in parità, tra l'incredulità dell'intero pubblico catalano. Il possente difensore, sul lancio dalla bandierina di Seedorf, ha bruciato in un sol colpo la tripla marcatura di Abidal, Busquets e Puyol, saltando più in alto e depositando in rete con un potentissimo colpo di testa. Attenti a quei due, soprattutto se sono blaugrana mancati. Pato e Thiago Silva esultano, così come l'intero Milan che, nonostante le insidie, ha tenuto testa ad una vera e propria corazzata: prima sul mercato e poi sul campo.
Torres: si pensa ad uno scambio di prestiti
E' degli ultimi giorni la notizia dell'interessamento del Milan per Fernando Torres, attaccante spagnolo seguito già quando militava nell'Atletico Madrid. Certo, difficile pensare che i blues si privino di un giocatore pagato la bellezza di 60 milioni di Euro solo pochi mesi fa, ma Galliani, si sa, ne sa una più del diavolo quando si parla di affari. Fattore che potrebbe spingere il Chelsea a cedere, almeno a titolo temporaneo, il giocatore è lo scarso livello delle prestazioni offerte dall'inizio della sua carriera nel club londinese. Ecco perchè si apre l'ipotesi di uno scambio di prestiti secondo Sportmediaset: Torres al Milan e uno tra Robinho e Pato al Chelsea. A gennaio ne sapremo di più...
Champions League: i risultati della prima giornata
Di seguito riportiamo i risultati delle gare della prima giornata di Champions League disputate ieri sera. Nel gruppo H il Viktoria Plzen e il Bate Borisov, avversari del Milan, pareggiano 1 a 1, il Chelsea supera 2-0 il Leverkusen grazie a David Luz e Mata. Reti inviolate tra Valencia e Genk. Marsiglia espugna Atene contro l'Olympiacos, mentre il Borussia pareggia nel finale contro l'Arsenal. Infine vittoria in rimonta per il Porto contro lo Shakhtar, mentre a sorpresa l'Apoel batte lo Zenit di Spalletti per 2-1
Gruppo E
Chelsea FC - Bayer 04 Leverkusen 2-0 67' David Luz, 92' Mata
KRC Genk - Valencia CF 0-0
Gruppo F
Olympiacos FC - Olympique de Marseille 0-1 51' Lucho Gonzalez,
Borussia Dortmund - Arsenal FC 1-1 42' Van Persie, 88' Perisic,
Gruppo G
FC Porto - FC Shakhtar Donetsk 2-1 12' Luiz Adriano, 28' Hulk, 51' Kleber,
APOEL FC - FC Zenit St Petersburg 2-1 63' Zyryanov, 73' Manduca, 75' Ailton
Gruppo H
Viktoria-Plzen-Bate Borisov 1-1 45' Bakos, 68' Bressan
Barcellona-Milan 2-2 1' Pato, 36' Pedro, 50' Villa, 91' Thiago Silva
Gruppo E
Chelsea FC - Bayer 04 Leverkusen 2-0 67' David Luz, 92' Mata
KRC Genk - Valencia CF 0-0
Gruppo F
Olympiacos FC - Olympique de Marseille 0-1 51' Lucho Gonzalez,
Borussia Dortmund - Arsenal FC 1-1 42' Van Persie, 88' Perisic,
Gruppo G
FC Porto - FC Shakhtar Donetsk 2-1 12' Luiz Adriano, 28' Hulk, 51' Kleber,
APOEL FC - FC Zenit St Petersburg 2-1 63' Zyryanov, 73' Manduca, 75' Ailton
Gruppo H
Viktoria-Plzen-Bate Borisov 1-1 45' Bakos, 68' Bressan
Barcellona-Milan 2-2 1' Pato, 36' Pedro, 50' Villa, 91' Thiago Silva
Pato è il quinto marcatore più veloce di sempre in Champions!
Con il gol messo a segno ieri sera contro il Barcellona, Alexandre Pato entra a far parte della storia della Champions League. Il suo gol, dopo solo 24 secondi è il quinto più veloce della storia nella competizione Europea. Davanti a lui il compagno di squadra Clarence Seedorf. Ecco la classifica:
• 10,12 secondi: Roy Makaay (Bayern Monaco, Bayern Monaco-Real Madrid 2-1, 7 marzo 2007)
• 20,07 secondi: Gilberto Silva (Arsenal, PSV Eindhoven-Arsenal 0-4, 25 settembre 2002)
• 20,12 secondi: Alessandro Del Piero (Juventus, Manchester United-Juventus 3-2, 1º ottobre 1997)
• 21,06 secondi: Clarence Seedorf (Milan, Schalke 04-Milan 2-2, 28 settembre 2005)
• 24,00 secondi Alexandre Pato (Barcellona Milan 2-2, 13 settembre 2011)
• 25,50 secondi: Marek Kincl (Rapid Vienna, Brugge-Rapid Vienna 3-2, 2 novembre 2005)
• 10,12 secondi: Roy Makaay (Bayern Monaco, Bayern Monaco-Real Madrid 2-1, 7 marzo 2007)
• 20,07 secondi: Gilberto Silva (Arsenal, PSV Eindhoven-Arsenal 0-4, 25 settembre 2002)
• 20,12 secondi: Alessandro Del Piero (Juventus, Manchester United-Juventus 3-2, 1º ottobre 1997)
• 21,06 secondi: Clarence Seedorf (Milan, Schalke 04-Milan 2-2, 28 settembre 2005)
• 24,00 secondi Alexandre Pato (Barcellona Milan 2-2, 13 settembre 2011)
• 25,50 secondi: Marek Kincl (Rapid Vienna, Brugge-Rapid Vienna 3-2, 2 novembre 2005)
Barcellona-MILAN 2 a 2 Al Camp Nou !
L'AC Milan segna in apertura e in chiusura al Camp Nou strappando un pareggio ai campioni d'Europa dell'FC Barcelona. Pato impiega una trentina di secondi per portare in vantaggio i rossoneri, ma i catalani rimontano con Pedro Rodríguez e David Villa. In pieno recupero arriva però il colpo di testa vincente di Thiago Silva per il 2-2 finale.
Senza gli infortunati Zlatan Ibrahimović e Robinho, Massimilano Allegri schiera Antonio Cassano e Pato in attacco con Kevin-Prince Boateng a sostegno. Josep Guardiola non può invece contare su Alexis Sánchez, ma non rinuncia al tridente con Pedro, e non Cesc Fàbregas, ad affiancare Lionel Messi e Villa. Continua l’emergenza al centro della difesa dove si piazzano i ‘fuori-ruolo’ Éric Abidal e Javier Mascherano.
La partita si mette subito in discesa per il Milan. Pato riceve palla nei pressi del centrocampo, se la porta avanti e cambia marcia infilandosi come un coltello nel burro tra le maglie della difesa catalana. Il brasiliano arriva davanti a Víctor Valdés e lo buca con un rasoterra che passa tra le gambe dello spagnolo. E' il quinto gol più veloce nella storia della UEFA Champions League.
Per una ventina di minuti il Milan non cade alla tentazione di andare a pressare i grandi palleggiatori del centrocampo blaugrana e soffre poco o niente in difesa. Anzi, con un pizzico di precisione in più nell'ultimo passaggio potrebbe far di nuovo male alla difesa alta dei padroni di casa.
Il gol del pareggio il Barcellona lo sfiora solo con una grande punizione di Messi che si stampa sul palo. La squadra di Guardiola accelera però i ritmi. Villa manda alto con una girata al volo da buona posizione. Poi Christian Abbiati sventa l'improvvisa conclusione di Messi sul primo palo dopo il bel passaggio smarcante di Dani Alves. Anche Alessandro Nesta ci mette del suo con alcuni interventi provvidenziali.
Poco dopo la mezz’ora Allegri perde Boateng e inserisce Massimo Ambrosini. Passa qualche minuto e il Barcellona pareggia. Messi accelera all'improvviso dal limite dell’area di rigore bruciando sullo scatto un velocista come Abate e mette in mezzo un pallone che spiazza completamente la difesa rossonera permettendo a Pedro di insaccare a porta spalancata.
Intanto anche Guardiola perde una pedina importante a centrocampo. Fuori Andrés Iniesta, dentro Fàbregas. La ripresa si apre con una bella parata in tuffo di Abbiati sul tiro di Xavi. Ma il portiere rossonero non può nulla sulla splendida punizione di Villa poco dopo. Palla all’incrocio e 2-1 per il Barcellona.
Una volta in vantaggio il Barcellona nasconde il pallone e il Milan non riesce a reagire. I rossoneri corrono pochi pericoli, ma affacciarsi dalle parti di Valdes è quasi un miraggio. Ovazione del Camp Nou per l’ingresso in campo di Carles Puyol, al rientro da un brutto infortunio.
Dopo essersi giocato la carta Urby Emanuelsson, Allegri ci prova anche con Alberto Aquilani, ma i rossoneri non sembrano avere le forze per pareggiare. Almeno fino al corner calciato da destra in pieno recupero da Clarence Seedorf: stacco imperioso di Thiago Silva e il Camp Nou è gelato.
Senza gli infortunati Zlatan Ibrahimović e Robinho, Massimilano Allegri schiera Antonio Cassano e Pato in attacco con Kevin-Prince Boateng a sostegno. Josep Guardiola non può invece contare su Alexis Sánchez, ma non rinuncia al tridente con Pedro, e non Cesc Fàbregas, ad affiancare Lionel Messi e Villa. Continua l’emergenza al centro della difesa dove si piazzano i ‘fuori-ruolo’ Éric Abidal e Javier Mascherano.
La partita si mette subito in discesa per il Milan. Pato riceve palla nei pressi del centrocampo, se la porta avanti e cambia marcia infilandosi come un coltello nel burro tra le maglie della difesa catalana. Il brasiliano arriva davanti a Víctor Valdés e lo buca con un rasoterra che passa tra le gambe dello spagnolo. E' il quinto gol più veloce nella storia della UEFA Champions League.
Per una ventina di minuti il Milan non cade alla tentazione di andare a pressare i grandi palleggiatori del centrocampo blaugrana e soffre poco o niente in difesa. Anzi, con un pizzico di precisione in più nell'ultimo passaggio potrebbe far di nuovo male alla difesa alta dei padroni di casa.
Il gol del pareggio il Barcellona lo sfiora solo con una grande punizione di Messi che si stampa sul palo. La squadra di Guardiola accelera però i ritmi. Villa manda alto con una girata al volo da buona posizione. Poi Christian Abbiati sventa l'improvvisa conclusione di Messi sul primo palo dopo il bel passaggio smarcante di Dani Alves. Anche Alessandro Nesta ci mette del suo con alcuni interventi provvidenziali.
Poco dopo la mezz’ora Allegri perde Boateng e inserisce Massimo Ambrosini. Passa qualche minuto e il Barcellona pareggia. Messi accelera all'improvviso dal limite dell’area di rigore bruciando sullo scatto un velocista come Abate e mette in mezzo un pallone che spiazza completamente la difesa rossonera permettendo a Pedro di insaccare a porta spalancata.
Intanto anche Guardiola perde una pedina importante a centrocampo. Fuori Andrés Iniesta, dentro Fàbregas. La ripresa si apre con una bella parata in tuffo di Abbiati sul tiro di Xavi. Ma il portiere rossonero non può nulla sulla splendida punizione di Villa poco dopo. Palla all’incrocio e 2-1 per il Barcellona.
Una volta in vantaggio il Barcellona nasconde il pallone e il Milan non riesce a reagire. I rossoneri corrono pochi pericoli, ma affacciarsi dalle parti di Valdes è quasi un miraggio. Ovazione del Camp Nou per l’ingresso in campo di Carles Puyol, al rientro da un brutto infortunio.
Dopo essersi giocato la carta Urby Emanuelsson, Allegri ci prova anche con Alberto Aquilani, ma i rossoneri non sembrano avere le forze per pareggiare. Almeno fino al corner calciato da destra in pieno recupero da Clarence Seedorf: stacco imperioso di Thiago Silva e il Camp Nou è gelato.
sabato 26 febbraio 2011
CASSANO: "MILAN LA SQUADRA PIU' FORTE"
Il talento barese si prepara al big match della 27esima giornata di serie A di lunedì contro il Napoli. Ritroverà il suo ex allenatore alla Sampdoria Walter Mazzarri e di lui dice che "verrà a a Milano per vincere, ma non abbiamo paura"
Antonio Cassano conosce bene Walter Mazzarri che l'ha allenato ai tempi della Sampdoria e sa perfettamente che lunedì il Napoli scenderà in campo a San Siro per vincere la partita e agganciare il Milan in testa alla classifica. Sia chiara una cosa, però, il barese non teme "nessuno. Questo Milan non ha paura, non deve averla. E' la squadra più forte, non ci sono dubbi. Conosco Mazzarri come le mie tasche. Verrà qui per vincere, statene sicuri. Non a caso, in Spagna, ha lasciato fuori Cavani per un tempo. A livello tattico è un fenomeno - spiega Cassano in un'intervista al Corriere dello Sport -, ho avuto tantissimi allenatori, ma nessuno prepara le partite come lui".
Per Cassano Cavani "è un buon giocatore, mi ricorda Protti a Bari, ma Ibrahimovic è di un'altra categoria, non scherziamo. Il più forte in assoluto con il quale ho giocato è stato Ronaldo, poi Zidane, quindi Ibra e Totti insieme". Secondo Cassano, in chiave scudetto, "il destino è nelle nostre mani, se facciamo le cose come le stiamo facendo lo scudetto non ci può sfuggire, l'ho già detto un mese fa".
Cassano si coccola Pato ("è il più forte di tutti, solo Messi è più grande di lui"), parla di Gattuso ("in partite cariche di tensione è facile farsi prendere dal momento") e conclude tornando sulla lite con Garrone. "La Samp mi rimarrà sempre nel cuore. A distanza di 4 mesi pagherei di tasca mia per non rifare l'errore con Garrone, la persona che mi ha dato più affetto nel calcio. No, non meritava quello che ho fatto. Mi ha amato tanto e io l'ho deluso, pagherei chissà cosa per tornare indietro e non rifare quello che ho fatto, ma sotto la pianta sbagliata è nata quella giusta. E' successa una cosa meravigliosa, il Milan".
Antonio Cassano conosce bene Walter Mazzarri che l'ha allenato ai tempi della Sampdoria e sa perfettamente che lunedì il Napoli scenderà in campo a San Siro per vincere la partita e agganciare il Milan in testa alla classifica. Sia chiara una cosa, però, il barese non teme "nessuno. Questo Milan non ha paura, non deve averla. E' la squadra più forte, non ci sono dubbi. Conosco Mazzarri come le mie tasche. Verrà qui per vincere, statene sicuri. Non a caso, in Spagna, ha lasciato fuori Cavani per un tempo. A livello tattico è un fenomeno - spiega Cassano in un'intervista al Corriere dello Sport -, ho avuto tantissimi allenatori, ma nessuno prepara le partite come lui".
Per Cassano Cavani "è un buon giocatore, mi ricorda Protti a Bari, ma Ibrahimovic è di un'altra categoria, non scherziamo. Il più forte in assoluto con il quale ho giocato è stato Ronaldo, poi Zidane, quindi Ibra e Totti insieme". Secondo Cassano, in chiave scudetto, "il destino è nelle nostre mani, se facciamo le cose come le stiamo facendo lo scudetto non ci può sfuggire, l'ho già detto un mese fa".
Cassano si coccola Pato ("è il più forte di tutti, solo Messi è più grande di lui"), parla di Gattuso ("in partite cariche di tensione è facile farsi prendere dal momento") e conclude tornando sulla lite con Garrone. "La Samp mi rimarrà sempre nel cuore. A distanza di 4 mesi pagherei di tasca mia per non rifare l'errore con Garrone, la persona che mi ha dato più affetto nel calcio. No, non meritava quello che ho fatto. Mi ha amato tanto e io l'ho deluso, pagherei chissà cosa per tornare indietro e non rifare quello che ho fatto, ma sotto la pianta sbagliata è nata quella giusta. E' successa una cosa meravigliosa, il Milan".
MILAN-NAPOLI: STORIA SCUDETTO
MILANO - Quella di lunedì sera non è la prima sfida fra Milan e Napoli con entrambe le squadre al vertice del Campionato.
Ecco come sono andati i precedenti, limitatamente alle gare disputate a San Siro:
4 Febbraio 1968, MILAN-NAPOLI 2-1
Reti: Rivera, Barison (Napoli), Prati
POSIZIONE FINALE in Classifica: 1' Milan 46 punti - 2' Napoli 37
3 Gennaio 1988, MILAN-NAPOLI 4-1
Reti: Careca (Napoli), Colombo, Virdis, Gullit, Donadoni
POSIZIONE FINALE in Classifica: 1' Milan 45 punti - 2' Napoli 42
11 Febbraio 1990, MILAN-NAPOLI 3-0
Reti: Massaro, P.Maldini, Van Basten
POSIZIONE FINALE in Classifica: 1' Napoli 51 punti - 2' Milan 49
Ecco le altre partite disputate a Milano con Milan e Napoli ai vertici della Classifica del Campionato, ma con lo Scudetto andato poi ad altre squadre:
11 Aprile 1971, Milan-Napoli 1-1
8 Dicembre 1974, Milan-Napoli 0-0
9 Aprile 1989, Milan-Napoli 0-0
2 Novembre 2008, Milan-Napoli 1-0
Ecco come sono andati i precedenti, limitatamente alle gare disputate a San Siro:
4 Febbraio 1968, MILAN-NAPOLI 2-1
Reti: Rivera, Barison (Napoli), Prati
POSIZIONE FINALE in Classifica: 1' Milan 46 punti - 2' Napoli 37
3 Gennaio 1988, MILAN-NAPOLI 4-1
Reti: Careca (Napoli), Colombo, Virdis, Gullit, Donadoni
POSIZIONE FINALE in Classifica: 1' Milan 45 punti - 2' Napoli 42
11 Febbraio 1990, MILAN-NAPOLI 3-0
Reti: Massaro, P.Maldini, Van Basten
POSIZIONE FINALE in Classifica: 1' Napoli 51 punti - 2' Milan 49
Ecco le altre partite disputate a Milano con Milan e Napoli ai vertici della Classifica del Campionato, ma con lo Scudetto andato poi ad altre squadre:
11 Aprile 1971, Milan-Napoli 1-1
8 Dicembre 1974, Milan-Napoli 0-0
9 Aprile 1989, Milan-Napoli 0-0
2 Novembre 2008, Milan-Napoli 1-0
mercoledì 23 febbraio 2011
ARRIGO SACCHI E I SUOI RICORDI
MILANO - Arrigo Sacchi, nei suoi anni di grandi duelli Scudetto con il Napoli, non ha mai perso contro i partenopei a San Siro.
Questi per la precisione i risultati:
1987-88 Milan-Napoli 4-1
1988-89 Milan-Napoli 0-0
1989-90 Milan-Napoli 3-0
1990-91 Milan-Napoli 4-1
Proprio contro il Milan, il 3 Marzo 1991 a San Siro, Diego Armando Maradona giocò l'ultima partita in Italia della sua grande carriera. Di Maradona, oggi, sulle pagine de Il Mattino di Napoli, ha parlato proprio Arrigo Sacchi in una intervista che si inserisce molto bene nella lunga settimana che porta a Milan-Napoli di lunedì sera: "A un certo punto - ha svelato Sacchi - ho persino rischiato di allenarlo il Napoli, mi voleva Maradona. Non ci fu mai un'autentica trattativa. solo grandi dimostrazioni di affetto nei miei confronti del giocatore più forte al mondo. Ma a quei tempi sarebbe stato più facile per lui venire al Milan".
Ancora Arrigo: "La prima volta che incontrai Maradona mi stregò: era nel gennaio dell'88 a San Siro, il Milan dominò i primi venti minuti di gioco, poi lui toccò la sua prima palla dell'incontro, fece assist per Careca e ci ritrovammo sotto. Sconvolse tutte le mie teorie sul calcio. Guardai in panchina Ramaccioni e dissi: Dimmi che non è possibile! Il 3-2 al San Paolo? E chi si dimentica quel primo maggio. Non solo perchè ci fu il nostro sorpasso in classifica ma per quegli applausi dei tifosi azzurri: fino allora tutti pensavano che il pubblico partenopeo non accettasse la sconfitta. Una domenica memorabile".
IBRA , PATO E ROBINHO 41 GOL :O
Mancano tre mesi alla fine della stagione. Ibrahimovic, Pato e Robinho hanno segnato, in tre, ben 41 reti.
MILANO - Segnano, ancora e sempre loro. Zlatan Ibrahimovic, Alexandre Pato e Robinho sono il cuore del monte-gol rossonero. Solo nell'anno solare 2011, non hanno segnato solo contro Cagliari (ci pensò Strasser), Lazio e Tottenham. Per il resto, almeno uno dei tre è andato sempre in gol contro tutti gli altri avversari: Udinese, Lecce, Bari (Tim Cup), Cesena, Sampdoria (Tim Cup), Catania, Genoa, Parma e Chievo.
Ecco in totale il loro score, in tutta la Stagione 2010-2011 fino a questo momento:
CAMPIONATO:
Ibrahimovic 13 gol - Pato 10 - Robinho 10.
CHAMPIONS LEAGUE:
Ibrahimovic 4 gol
TIM CUP:
Pato 2 gol - Ibrahimovic 1 - Robinho 1
TOTALE PARTITE UFFICIALI:
Ibrahimovic 18 gol - Pato 12 - Robinho 11. Totale: 41 gol.
MILANO - Segnano, ancora e sempre loro. Zlatan Ibrahimovic, Alexandre Pato e Robinho sono il cuore del monte-gol rossonero. Solo nell'anno solare 2011, non hanno segnato solo contro Cagliari (ci pensò Strasser), Lazio e Tottenham. Per il resto, almeno uno dei tre è andato sempre in gol contro tutti gli altri avversari: Udinese, Lecce, Bari (Tim Cup), Cesena, Sampdoria (Tim Cup), Catania, Genoa, Parma e Chievo.
Ecco in totale il loro score, in tutta la Stagione 2010-2011 fino a questo momento:
CAMPIONATO:
Ibrahimovic 13 gol - Pato 10 - Robinho 10.
CHAMPIONS LEAGUE:
Ibrahimovic 4 gol
TIM CUP:
Pato 2 gol - Ibrahimovic 1 - Robinho 1
TOTALE PARTITE UFFICIALI:
Ibrahimovic 18 gol - Pato 12 - Robinho 11. Totale: 41 gol.
IL NAPOLI A SAN SIRO!
MILANO - La vera mitologia delle sfide fra rossoneri e partenopei, risiede al San Paolo. E' in quello stadio che il Milan ha vinto la sfida delle sfide, 3-2 il 1' Maggio 1988, ed è sempre in quello stadio che, in pomeriggi migliori per gli azzurri, Maradona ha fatto le cose più belle. Ma Lunedì si gioca a San Siro, dopo la meritata vittoria rossonera dell'andata.
Proprio a Milano, negli ultimi tre campionati, le partite fra Milan e Napoli hanno avuto significati decisivi. Il 13 Gennaio 2008, i rossoneri si presentavano al proprio pubblico con la Coppa del Mondo per Club della Fifa ed esordiva un certo Alexandre Pato. Il Milan si impose con il punteggio di 5-2 e Ronaldo segnò il suo ultimo gol in Europa.
Sempre nel 2008, ma il 2 Novembre fra Milan e Napoli era in gioco il provvisorio primato in classifica. Al termine di una grande gara, i rossoneri si impongono con una punizione di Ronaldinho leggermente deviata da Denis: 1-0 e primi in classifica, dopo una partita tirata e con molte occasioni da rete per il Milan.
L'ultimo Milan-Napoli ci riporta al 21 Marzo 2010. Il Milan era ad un punto dall'Inter e pregustava il sorpasso all'indomani del pareggio nerazzurro a Palermo, ma l'infortunio di Pato e le grandi parate di De Sanctis nella ripresa costrinsero i rossoneri ad accontentarsi dell'1-1. Lunedì a San Siro, nuovo atto della grande sfida.
Proprio a Milano, negli ultimi tre campionati, le partite fra Milan e Napoli hanno avuto significati decisivi. Il 13 Gennaio 2008, i rossoneri si presentavano al proprio pubblico con la Coppa del Mondo per Club della Fifa ed esordiva un certo Alexandre Pato. Il Milan si impose con il punteggio di 5-2 e Ronaldo segnò il suo ultimo gol in Europa.
Sempre nel 2008, ma il 2 Novembre fra Milan e Napoli era in gioco il provvisorio primato in classifica. Al termine di una grande gara, i rossoneri si impongono con una punizione di Ronaldinho leggermente deviata da Denis: 1-0 e primi in classifica, dopo una partita tirata e con molte occasioni da rete per il Milan.
L'ultimo Milan-Napoli ci riporta al 21 Marzo 2010. Il Milan era ad un punto dall'Inter e pregustava il sorpasso all'indomani del pareggio nerazzurro a Palermo, ma l'infortunio di Pato e le grandi parate di De Sanctis nella ripresa costrinsero i rossoneri ad accontentarsi dell'1-1. Lunedì a San Siro, nuovo atto della grande sfida.
PATO? A MILANELLO
MILANELLO - Alexandre Pato ha voluto iniziare così la settimana che porterà a Milan-Napoli di lunedì sera: alle 9.45 di questa mattina ha varcato i cancelli del Centro sportivo di Milanello per sostenere una seduta di allenamento personalizzata.
Ad attenderlo non c'erano i compagni di squadra, perchè quella di oggi è una giornata di riposo per il Milan. Per sostenere il proprio lavoro, assolutamente facoltativo, Pato si è avvalso della collaborazione di due preparatori atletici rossoneri.
Concentrato e determinato: è questo il Pato del 2011. Pronto con continuità, sia negli allenamenti che in zona gol. Ricordiamo alcuni dati del suo score: 22 presenze in partitre ufficiali in questa stagione e 12 gol; In Campionato: 16 presenze, 10 gol. Totale carriera nel Milan: 114 presenze, 53 gol.
Ad attenderlo non c'erano i compagni di squadra, perchè quella di oggi è una giornata di riposo per il Milan. Per sostenere il proprio lavoro, assolutamente facoltativo, Pato si è avvalso della collaborazione di due preparatori atletici rossoneri.
Concentrato e determinato: è questo il Pato del 2011. Pronto con continuità, sia negli allenamenti che in zona gol. Ricordiamo alcuni dati del suo score: 22 presenze in partitre ufficiali in questa stagione e 12 gol; In Campionato: 16 presenze, 10 gol. Totale carriera nel Milan: 114 presenze, 53 gol.
Ritorno.
Ragazzi scusate se non ho scritto nuovi post e non ho più messo lo streaming ma ho avuto problemi con l'account e inoltre ho anche problemi con Google Adsense* comunque sono tornato e da oggi scriverò ogni giorno :D
*Google Adsense: è la pubblicità che si posta nei forum e blog per poter guadagnare dei soldi ...
(Founder)
*Google Adsense: è la pubblicità che si posta nei forum e blog per poter guadagnare dei soldi ...
(Founder)
lunedì 17 gennaio 2011
Avanti con fiducia.
MILANO - Queste le dichiarazioni rilasciate da Adriano Galliani, Mister Allegri e dai rossoneri al termine di Lecce-Milan 1-1.
ADRIANO GALLIANI
“Questa sera, esattamente come è successo due anni fa qui a Lecce, abbiamo pareggiato una partita che dovevamo vincere. Dopo un meraviglioso gol di Ibra, abbiamo sofferto un po’ e il Lecce ha trovato il pareggio. Nel finale, poi, il Milan ha avuto due occasioni importanti, ma purtroppo non ce l’abbiamo fatta. Comunque non ci dobbiamo abbattere perché siamo primi in classifica con quattro punti di vantaggio sulle inseguitrici.
Il gol di Ibra è stato uno dei più belli in assoluto che io abbia mai visto: ha messo paura ai due difensori con la sua forza fisica e poi ha calciato da fuori area con una bravura incredibile riuscendo a superare il portiere.
Stiamo vivendo un momento in cui non siamo al cento per cento, però ripeto, siamo al primo posto in classifica con quattro punti di vantaggio: gli altri devono rimontare mentre il Milan non deve sbagliare.
Dobbiamo andare avanti con calma, adesso recupereremo qualche infortunato e poi se riusciremo faremo qualche ritocchino.
A gennaio è già arrivato Cassano: un giocatore straordinario, oggi è entrato e ha servito due palle gol con un talento straordinario, peccato, perchè non si sono concretizzate con un pizzico di sfortuna'.
ALESSANDRO NESTA
'E' un momento così, abbiamo perso due punti importanti. Anche se oggi non abbiamo giocato benissimo, soprattutto nel primo tempo, stavamo portando a casa la partita. Peccato… Abbiamo faticato a tenere su la palla, sbagliato qualche appoggio e siamo stati ingenui sul calcio d’angolo che ha portato al gol Olivera. Siamo amareggiati, dobbiamo dare una accellerata al campionato. Oggi c’è grande rammarico, ma siamo comunque avanti’.
MASSIMILIANO ALLEGRI
'‘Questa sera ci troviamo a masticare un po’ amaro anche perché ad un certo punto la partita si era messa bene, ce l’avevamo in mano ma non siamo riusciti a chiuderla. Poi abbiamo preso gol su una nostra disattenzione e ingenuità. Nel finale abbiamo avuto delle occasioni importanti non sfruttate anche per la bravura del portiere. Certo, lasciamo Lecce con un punto quando prima della gara speravamo in un risultato diverso. La squadra dà intensità per tutta la gara e corre, dobbiamo però riprendere ad essere più veloci e giocare meglio, gestendo meglio alcune situazioni. Nel primo tempo abbiamo sbagliato qualcosa e anche dopo l’1-0 quando abbiamo sbagliato due o tre ripartenze. Quelle sono situazioni da gestire meglio'.
CLARENCE SEEDORF
”Stiamo vivendo un momento di riflessione: abbiamo conquistato cinque punti in quattro gare, ma soprattutto le ultime due ci fanno capire che non possiamo abbassare i ritmi perché le inseguitrici sono sempre lì e noi da prima in classifica vogliamo dimostrare qualcosa in più.
Oggi abbiamo pagato molto caro la nostra disattenzione: non abbiamo sofferto la fase difensiva. Nel primo tempo non abbiamo creato molto, poi nella ripresa è andata meglio, poi è arrivato un grande gol di Ibra che ha sbloccato la partita. Nel finale il pareggio ha poi condizionato il risultato.
Non dobbiamo demoralizzarci, ma guardare avanti perché siamo sempre primi e questo deve dare morale perché significa che abbiamo fatto qualcosa in più degli altri.
Per anni abbiamo rincorso le avversarie e quando sei dietro in classifica non puoi mai permetterti di sbagliare. Stando davanti, invece, abbiamo la possibilità di commettere qualche errore e con serenità dobbiamo riprendere il cammino che abbiamo iniziato a inizio stagione.”
ADRIANO GALLIANI
“Questa sera, esattamente come è successo due anni fa qui a Lecce, abbiamo pareggiato una partita che dovevamo vincere. Dopo un meraviglioso gol di Ibra, abbiamo sofferto un po’ e il Lecce ha trovato il pareggio. Nel finale, poi, il Milan ha avuto due occasioni importanti, ma purtroppo non ce l’abbiamo fatta. Comunque non ci dobbiamo abbattere perché siamo primi in classifica con quattro punti di vantaggio sulle inseguitrici.
Il gol di Ibra è stato uno dei più belli in assoluto che io abbia mai visto: ha messo paura ai due difensori con la sua forza fisica e poi ha calciato da fuori area con una bravura incredibile riuscendo a superare il portiere.
Stiamo vivendo un momento in cui non siamo al cento per cento, però ripeto, siamo al primo posto in classifica con quattro punti di vantaggio: gli altri devono rimontare mentre il Milan non deve sbagliare.
Dobbiamo andare avanti con calma, adesso recupereremo qualche infortunato e poi se riusciremo faremo qualche ritocchino.
A gennaio è già arrivato Cassano: un giocatore straordinario, oggi è entrato e ha servito due palle gol con un talento straordinario, peccato, perchè non si sono concretizzate con un pizzico di sfortuna'.
ALESSANDRO NESTA
'E' un momento così, abbiamo perso due punti importanti. Anche se oggi non abbiamo giocato benissimo, soprattutto nel primo tempo, stavamo portando a casa la partita. Peccato… Abbiamo faticato a tenere su la palla, sbagliato qualche appoggio e siamo stati ingenui sul calcio d’angolo che ha portato al gol Olivera. Siamo amareggiati, dobbiamo dare una accellerata al campionato. Oggi c’è grande rammarico, ma siamo comunque avanti’.
MASSIMILIANO ALLEGRI
'‘Questa sera ci troviamo a masticare un po’ amaro anche perché ad un certo punto la partita si era messa bene, ce l’avevamo in mano ma non siamo riusciti a chiuderla. Poi abbiamo preso gol su una nostra disattenzione e ingenuità. Nel finale abbiamo avuto delle occasioni importanti non sfruttate anche per la bravura del portiere. Certo, lasciamo Lecce con un punto quando prima della gara speravamo in un risultato diverso. La squadra dà intensità per tutta la gara e corre, dobbiamo però riprendere ad essere più veloci e giocare meglio, gestendo meglio alcune situazioni. Nel primo tempo abbiamo sbagliato qualcosa e anche dopo l’1-0 quando abbiamo sbagliato due o tre ripartenze. Quelle sono situazioni da gestire meglio'.
CLARENCE SEEDORF
”Stiamo vivendo un momento di riflessione: abbiamo conquistato cinque punti in quattro gare, ma soprattutto le ultime due ci fanno capire che non possiamo abbassare i ritmi perché le inseguitrici sono sempre lì e noi da prima in classifica vogliamo dimostrare qualcosa in più.
Oggi abbiamo pagato molto caro la nostra disattenzione: non abbiamo sofferto la fase difensiva. Nel primo tempo non abbiamo creato molto, poi nella ripresa è andata meglio, poi è arrivato un grande gol di Ibra che ha sbloccato la partita. Nel finale il pareggio ha poi condizionato il risultato.
Non dobbiamo demoralizzarci, ma guardare avanti perché siamo sempre primi e questo deve dare morale perché significa che abbiamo fatto qualcosa in più degli altri.
Per anni abbiamo rincorso le avversarie e quando sei dietro in classifica non puoi mai permetterti di sbagliare. Stando davanti, invece, abbiamo la possibilità di commettere qualche errore e con serenità dobbiamo riprendere il cammino che abbiamo iniziato a inizio stagione.”
martedì 4 gennaio 2011
Caro Pato ...
MILANO - Il presidente del Milan, Silvio Berlusconi, ha raggiunto la squadra rossonera questa mattina alle 10.30. Il nostro presidente ha voluto rendere visita ai giocatori, nel salone antistante la Sala da pranzo del Centro sportivo della Borghesiana a Roma.
Di ottimo umore, sorridente, il presidente Berlusconi ha subito scherzato, al suo arrivo, con i giocatori: "Ma perchè mi aspettate in piedi? Siediamoci, ragazzi". Rotto il ghiaccio, Silvio Berlusconi ha parlato per mezz'ora alla squadra, soprattutto di calcio ma non solo.
Non è mancata la considerazione sulla gestione del pallone negli ultimi minuti di gara quando si è in vantaggio, cavallo di battaglia caro al presidente Berlusconi, e non sono mancate battute scambiate singolarmente con i campioni della squadra rossonera.
Il nostro presidente ha scherzato con Pato sui suoi infortuni, "Alla tua età, non devi infortunarti...", e con Antonio Cassano, sorridente a sua volta, su vari aspetti della sua persona. Il presidente Berlusconi ha voluto sincerarsi sulle condizioni, riguardanti l'orecchio, di Sandro Nesta: il difensore ha risposto "Bene Presidente, tutto bene, anche alla schiena". Dopo aver preso sotto braccio Clarence Seedorf, ribattezzato "Professore" dallo stesso Silvio Berlusconi, il presidente ha congedato i giocatori ma si è intrattenuto per diversi minuti, a parte, con il Mister, con Massimiliano Allegri.
Di ottimo umore, sorridente, il presidente Berlusconi ha subito scherzato, al suo arrivo, con i giocatori: "Ma perchè mi aspettate in piedi? Siediamoci, ragazzi". Rotto il ghiaccio, Silvio Berlusconi ha parlato per mezz'ora alla squadra, soprattutto di calcio ma non solo.
Non è mancata la considerazione sulla gestione del pallone negli ultimi minuti di gara quando si è in vantaggio, cavallo di battaglia caro al presidente Berlusconi, e non sono mancate battute scambiate singolarmente con i campioni della squadra rossonera.
Il nostro presidente ha scherzato con Pato sui suoi infortuni, "Alla tua età, non devi infortunarti...", e con Antonio Cassano, sorridente a sua volta, su vari aspetti della sua persona. Il presidente Berlusconi ha voluto sincerarsi sulle condizioni, riguardanti l'orecchio, di Sandro Nesta: il difensore ha risposto "Bene Presidente, tutto bene, anche alla schiena". Dopo aver preso sotto braccio Clarence Seedorf, ribattezzato "Professore" dallo stesso Silvio Berlusconi, il presidente ha congedato i giocatori ma si è intrattenuto per diversi minuti, a parte, con il Mister, con Massimiliano Allegri.
Gli impegni del milan
MILANO - Ecco tutti gli impegni del Milan in campionato fino a Marzo:
18’ giornata – Giovedì 6 gennaio 2011, ore 15.00: CAGLIARI-MILAN
19’ giornata – Domenica 9 Gennaio 2011, ore 15.00: MILAN-UDINESE
1’ giornata ritorno – Domenica 16 Gennaio 2011, ore 20.45: LECCE-MILAN
2’ giornata ritorno - Domenica 23 Gennaio 2011, ore 20.45: MILAN-CESENA
3’ giornata ritorno - Sabato 29 Gennaio 2011, ore 20.45: CATANIA-MILAN
4’ giornata ritorno - Martedì 1 Febbraio 2011, ore 20.45: MILAN-LAZIO
5’ giornata ritorno - Domenica 6 Febbraio 2011, ore 15.00: GENOA-MILAN
6’ giornata ritorno - Sabato 12 Febbraio 2011, ore 18.00: MILAN-PARMA
7’ giornata ritorno - Domenica 20 Febbraio 2011, ore 15.00: CHIEVO-MILAN
8’ giornata ritorno - Lunedì 28 Febbraio 2011, ore 20.45: MILAN-NAPOLI
9’ giornata ritorno - Sabato 5 Marzo 2011, ore 20.45: JUVENTUS-MILAN
18’ giornata – Giovedì 6 gennaio 2011, ore 15.00: CAGLIARI-MILAN
19’ giornata – Domenica 9 Gennaio 2011, ore 15.00: MILAN-UDINESE
1’ giornata ritorno – Domenica 16 Gennaio 2011, ore 20.45: LECCE-MILAN
2’ giornata ritorno - Domenica 23 Gennaio 2011, ore 20.45: MILAN-CESENA
3’ giornata ritorno - Sabato 29 Gennaio 2011, ore 20.45: CATANIA-MILAN
4’ giornata ritorno - Martedì 1 Febbraio 2011, ore 20.45: MILAN-LAZIO
5’ giornata ritorno - Domenica 6 Febbraio 2011, ore 15.00: GENOA-MILAN
6’ giornata ritorno - Sabato 12 Febbraio 2011, ore 18.00: MILAN-PARMA
7’ giornata ritorno - Domenica 20 Febbraio 2011, ore 15.00: CHIEVO-MILAN
8’ giornata ritorno - Lunedì 28 Febbraio 2011, ore 20.45: MILAN-NAPOLI
9’ giornata ritorno - Sabato 5 Marzo 2011, ore 20.45: JUVENTUS-MILAN
Iscriviti a:
Post (Atom)