« Saremo una squadra di diavoli. I nostri colori saranno il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari!» (Herbert Kilpin) L'Associazione Calcio Milan S.p.A., nota semplicemente come Milan, è una società calcistica di Milano, fondata il 16 dicembre 1899. Attualmente milita nella Serie A del campionato italiano di calcio e figura al nono posto (seconda italiana) della graduatoria continentale dell'UEFA.
sabato 15 maggio 2010
Una vittoria che chiude magicamente una storia d'amore: grazie Leo!
L'emozione avvertita durante Milan-Juventus è tanta, attimi struggenti per tutti i tifosi del Milan, abituati nel passato a momenti simili e assolutamente toccanti. Leonardo, inquadrato spesso durante la partita, non ha nascosto i suoi occhi lucidi, pieni di emotività, commosso nel lasciare quella che è stata per tredici anni la sua famiglia: un legame bellissimo che ha visto il brasiliano spostarsi in qualsiasi ruolo all'interno della Società, dal giocatore all'allenatore, passando per il dirigente. L'amore nei confronti di Leonardo, manifestato da tutto il pubblico di San Siro, si è avvertito in maniera netta anche nei volti e nelle reazioni dei giocatori, vogliosi di tributare il giusto saluto e ringraziamento ad un uomo vero come il genio di Niteròi, poliglotta e professionista incommensurabile. Lo struggente abbraccio tra Antonini e il tecnico carioca, dopo una rete a lungo cercata dal terzino che proprio il brasiliano ha lanciato a grandi livelli, è una bellissima storia da raccontare: l'esterno sinistro, autore di una stagione immensa, avrebbe meritato anche un posto in Sudafrica. Le reti successive sono state segnate, anche in questo caso, da un uomo di Leonardo: Ronaldinho. Il fuoriclasse brasiliano, criticato nell'annata precedente ed etichettato come flop dai più, si è rilanciato in maniera netta alla guida dell'amico allenatore, stupendo tutti e conducendo il Milan per mano in più di un'occasione. La vittoria con la Juventus è stata anche il degno saluto per altri due rossoneri: Giuseppe Favalli e Nelson Dida, il primo, autentico professionista, capace di farsi trovare sempre pronto quando chiamato in campo; il secondo vero protegonista dei tanti successi del Milan targato Ancelotti, con ricordi talmente belli da oscurare le prestazioni negative delle ultime annate. Ma alla fine il saluto più forte è ancora per Leo, condotto quasi a forza dai suoi ragazzi in campo, per tributargli di fronte a tutto il pubblico la giusta riconoscenza: un uomo di classe in ogni occasione, modesto e mai banale, ecco come descrivere l'ormai ex allenatore del Milan. Noi tutti ci stringiamo in un virtuale abbraccio, augurandogli tutto il bene possibile per il futuro e, magari, con la speranza di rivederlo di nuovo in rossonero, non importa in quale ruolo: grazie Leo, di cuore, da tutti noi.
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