« Saremo una squadra di diavoli. I nostri colori saranno il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari!» (Herbert Kilpin) L'Associazione Calcio Milan S.p.A., nota semplicemente come Milan, è una società calcistica di Milano, fondata il 16 dicembre 1899. Attualmente milita nella Serie A del campionato italiano di calcio e figura al nono posto (seconda italiana) della graduatoria continentale dell'UEFA.
sabato 15 maggio 2010
Fine del capitolo Leo, ora subito programmazione.
Parola d’ordine “programmazione”. Tra poco, dopo l’incontro con la Juventus, scatterà l’ora X, la conclusione del campionato porta con se la chiusura di un altro capitolo della storia rossonera e della fine del rapporto tecnico tra Leonardo e il Milan. Da domani si inizierà a guardare al futuro, per tentare di scrivere un’altra pagina del libro Milan. Chi prenderà il posto del brasiliano sulla panchina avrà sicuramente un compito arduo: cercare di rendere il Milan nuovamente competitivo. Un compito che sa di impresa, considerando il forte clima di austerity in senso alla società e i tagli sugli stipendi. Il nuovo Milan avrà a disposizione per la campagna acquisiti un budget piuttosto ridotto. L’Unica arma da usare in questi casi è la pianificazione a tavolino del futuro. Scegliere con cura maniacale un progetto tattico e spendere sul mercato in nome di tale progetto. L’identità del prossimo allenatore del Milan non è stata ancora svelata. I nomi in lizza sono quelli delle ultime settimane, con Galli e Tassotti in pole, e Massimiliano Allegri che potrebbe scalzare i due. D’altronde le recenti dichiarazioni di Galliani: “Anche Allegri è milanista” hanno clamorosamente fatto pendere l’ago della bilancia nei suoi confronti. Molto più staccata è l’ipotesi Van Basten, ormai quasi completamente accantonata dopo che l’olandese si è tirato fuori dalla corsa: “Non sono ancora pronto per allenare il Milan”. Qualsiasi sia il nome del futuro mister, il primo ostacolo da superare è di non cadere nel solito tranello dell’approssimazione. Gli ultimi tre anni in società si è vissuti senza prendere decisioni ponderate, con rinnovi e scelte molto discutibili. Bisognerebbe resettare e ripartire, con nuova voglia di vincere, con grinta e determinazione. I continui successi della primavera fanno riflettere. Così come è ripartito il settore giovanile, potrebbe farlo anche la prima squadra. Innesti giusti e azzeccati, anche se non costosi, sono la soluzione ai problemi del Milan. Parole d’ordine “programmazione”.
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